HAND SIGNED [2017] #2
In collaborazione con OOH-sounds e Disco_nnect
Compositore elettroacustico ed ingegnere del suono, Valerio Tricoli nasce a Palermo nel 1977. Il suo lavoro compositivo si situa in una zona di incontro tra la musique concrète e forme sonore concettuali (ad esempio l’interesse radicale nella relazione tra realtà, virtualità, memoria nell’evento acusmatico): la musica, suono registrato o elaborato sinteticamente, resta sempre in bilico tra l’attualità dell’evento e il dominio ombratile della memoria; distante ma allo stesso tempo presente, come nell’esperienza del deja-vu. Tricoli suona dal vivo con strumenti elettronici in gran parte analogici (registratori a bobine, sintetizzatore, altoparlanti, microfoni) ma la struttura del dispositivo è mutante, privilegiando rapporti multipli e biunivoci tra il performer, il dispositivo e lo spazio in cui ha luogo l’evento. Nel corso degli anni Valerio ha collaborato con tantissimi musicisti, compositori, coreografi e artisti multimediali come Thoas Ankersmit, Antoine Chessex, Werner Dafeldecker, Anthony Pateras, Robert Piotrowicz. Tricoli è inoltre uno dei fondatori dell’etichetta/collettivo Bowindo (“arguably the best thing to come out of Italy since Luigi Nono”, Dan Warburton, The Wire) e del gruppo italiano 3/4HadBeenEliminated, sintesi ardita tra improvvisazione, composizione elettroacustica e sensibilità avant-rock. La sua ultima release Miseri Lares su PAN (etichetta di Bill Kouligas, già ospite dell’edizione 2016 di Hand Signed), viene descritta come “un album che è una storia piena di elementi provocativi che insieme convergono alla creazione di una allegoria di inquietante bellezza” (Mischa Mathys).
A precedere Tricoli, sul palco della Sala Vanni, Heith (Daniele Guerrini) e Giulio Nocera. I due conducono ricerche molto diverse, il primo dedicandosi alla decostruzione delle forme della musica club, l’altro inserendosi nella ricerca della nuova musica concreta. Attivi nella programmazione e produzione musicale (Haunter Records, Macao, La Digestion), ora si incontrano con il desiderio di incastrare le loro storie e i loro suoni. La musica che ne risulta è il frutto di una ricerca che sta in continuo equilibrio fra caos e forma, scrittura e improvvisazione.